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Pratiche edilizie milano: CILA, permessi di costruire, accatastamenti

Pratiche edilizie a Milano

 

Sia che si voglia costruire ex novo un edificio sia che si voglia solamente ristrutturare un appartamento bisogna ricordarsi prima di cominciare i lavori di consegnare le pratiche edilizie necessarie presso gli uffici del comune di Milano. Le pratiche edilizie cambiano a seconda del tipo di lavoro che si intende effettuare, può essere utile quindi una panoramica dei moduli principali, in particolar modo se si vuole usufruire delle agevolazioni fiscali destinate alle opere edili e l’arredamento.

 

-La Comunicazione di Inizio Attività Libera (CILA) a Milano

 

È la pratica edilizia più diffusa in caso di manutenzione straordinaria, come viene definita tecnicamente la ristrutturazione

integrale di un appartamento.

La CILA venne introdotta nell’apparato della pubblica amministrazione con lo scopo di snellire e velocizzare i procedimenti necessari riguardanti gli interventi edilizi minori che non interessavano le parti strutturali dell’edificio, come pilastri, muri portanti e solette.

Sul sito di Milano è possibile scaricare due tipi di modelli aventi questo nome, la CILA di tipo zonale e la CILA SUE, ma in che cosa si differenziano?

Come si sa il comune di Milano è diviso in nove zone di decentramento, ciascuna con i propri distaccamenti e i propri uffici tecnici, in via Bernina poi c’è l’ufficio tecnico centrale.

Le CILA zonali sono gestite dagli uffici tecnici di zona, e lì vanno presentate e protocollate, queste riguardano le opere interne agli edifici senza intervenire sulla struttura o su parti visibili all’esterno.

Le CILA SUE comprendono invece tuti gli interventi visibili dall’esterno, quindi si distinguono dalle prime e vanno consegnate direttamente all’ufficio centrale in Via Bernina dove vengono gestite.

Per fare alcuni esempi pratici, se si vuole cambiare la distribuzione interna di un appartamento spostando qualche muro bisogna compilare il modello della CIAL zonale, se si vuole trasformare un lastrico solare in terrazzo quindi andando a modificare l’aspetto dell’edificio con dei parapetti e una nuova pavimentazione bisogna compilare il modulo della CILA SUE.

Se poi l’edificio rientra in un nucleo di antica formazione (NAF) e ha particolari limitazioni, alla pratica bisogna allegare una relazione paesaggistica nella quale il tecnico incaricato deve definire il grado di impatto che comporta l’intervento.

I costi per la presentazione di entrambi i modelli CILA sono nulli, il proprietario però si deve avvalere dei servizi di un tecnico per compilare la relazione asseverata e preparare gli elaborati tecnici.

 

-La Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) a Milano

 

La Segnalazione Certificata di Inizio Attività è un gradino sopra la CIAL perchè riguarda anche gli interventi in cui si deve intervenire sulla struttura, come per esempio aprire una scala interna, sostituire la struttura lignea di un tetto, aprire una finestra o una porta in un muro portante.

A seconda del grado di difficoltà dell’intervento il comune può richiedere una relazione strutturale da parte di un tecnico strutturista, incaricato di descrivere l’intervento con particolari costruttivi e dimensionare le armature necessarie.

Se le opere sono importanti può essere richiesta inoltre dal Comune una denuncia dei cementi armati da realizzare.

Per poter presentare la SCIA bisogna versare i diritti di segreteria alla tesoreria comunale e poi si è liberi di iniziare i lavori, è previsto però la figura di un direttore lavori a seguire le fasi del cantiere e nel caso in cantiere operi più di un’impresa la figura del coordinatore della sicurezza.

 

-Il Permesso Di Costruire (PDC)

 

Con il permesso di costruire l’ufficio tecnico del Comune autorizza espressamente l’intervento, non si tratta più quindi solo di una comunicazione o di una segnalazione da parte del tecnico incaricato. Il comune riceve le pratiche edilizie e gli elaborati e nel giro di 30 giorni dà i relativi permessi.

 

-L’accatastamento tramite DOCFA

 

In caso di una variazione sostanziale della distribuzione interna, cioè in caso di variazione del numero di vani o cambio della rendita, è prevista una comunicazione al catasto e il deposito di una nuova planimetria aggiornata.

In realtà, anche se i cambi non sono sostanziali, come la demolizione del muro di un ingresso o un disimpegno come frequentemente accade ristrutturando vecchi immobili, si ha l’obbligo di possedere una planimetria catastale aggiornata in caso di vendita di un immobile, o al contrario si ha il diritto di una planimetria rispondente allo stato di fatto in caso di acquisto.

Tutti i documenti e le pratiche edilizie elencate necessitano di una relazione firmata e timbrata da un professionista e da elaborati tecnici da presentare unitamente ai documenti identificativi agli uffici tecnici del comune di Milano.

 

 

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