L’aumento dei costi dell’energia e del gas stanno portando molte persone ad interrogarsi sulle alternative e a chiedersi se ci sono tipologie di riscaldamento che non consumano gas. La buona notizia è che le possibilità di scaldare la casa senza gas non mancano, ma ognuna di esse ha dei vantaggi e degli svantaggi. Vediamo quali sono per poter fare una scelta consapevole e davvero vantaggiosa, che ci permetta di vivere in un ambiente confortevole e al tempo stesso a risparmiare sulla bolletta.
Camini a legna e stufe a pellet
Quando si parla di riscaldare casa senza il gas, una delle prime cose che vengono in mente è il classico camino a legna oppure la stufa a pellet. Il primo non ha bisogno di presentazioni. La stufa a pellet, invece, rappresenta un punto di calore in casa ma bisogna valutare alcuni aspetti. Il primo sono le dimensioni della stanza da scaldare, che non può essere troppo ampia. Bisogna poi considerare che la stufa a pellet deve essere collegata ad una canna fumaria, quindi è necessario prevedere dei costi di installazione e anche di manutenzione periodica. In entrambi i casi, poi, è necessario prevedere una zona in cui stoccare il pellet oppure la legna. C’è poi da considerare che il prezzo del gas attualmente è aumentato moltissimo, ma sono saliti anche i prezzi di legna e pellet, seppure in maniera molto più limitata.
Il caminetto a bioetanolo
Non si tratta di una vera e propria alternativa al riscaldamento a gas, dal momento che non è in grado di scaldare grandi ambienti o addirittura tutta la casa. Il camino a bioetanolo, però, potrebbe essere tra le scelte da considerare per dare un contributo al riscaldamento domestico senza influire sulla bolletta del gas. Si tratta di stufe e caminetti che fino a qualche tempo fa erano quasi solo decorativi, ma che ora stanno avendo un successo crescente anche come fonti di riscaldamento per stanze fino a 70 metri quadrati circa. Sono alimentati a bioetanolo, un alcol che può essere bruciato anche in ambienti chiusi senza bisogno di convogliare i fumi all’esterno. Questo comporta che non è necessaria una canna fumaria, quindi l’installazione di questi elementi è molto semplice.
Tipologie di riscaldamento che non consumano gas: la caldaia elettrica
Per riscaldare una casa senza il gas si può puntare sulla caldaia elettrica. In questo caso l’acqua viene scaldata da una resistenza elettrica, senza combustione e quindi senza doversi preoccupare dei fumi. Da questo punto di vista sono più convenienti e hanno anche facile manutenzione e basso impatto ambientale. Bisogna però considerare che l’impatto sulla bolletta dell’energia elettrica sarà importante.
La caldaia ionica
Si tratta di una tecnologia abbastanza recente, che permette di riscaldare l’acqua tramite elettrolisi. Possiamo far rientrare la caldaia ionica nella categoria delle caldaie elettriche, ma il suo funzionamento è diverso e avviene tramite il movimento degli ioni. Anche in questo caso, però, non c’è combustione, quindi la sua installazione è abbastanza semplice. I consumi elettrici, però, saranno mediamente elevati.
Tipologie di riscaldamento che non consumano gas: i pannelli a infrarossi
Questi pannelli radianti di nuova generazione usano il principio degli infrarossi per scaldare tramite irraggiamento. Come funzionano? Questi pannelli si collocano nella stanza da scaldare e si collegano alla rete elettrica, proprio come se fosse un classico scalda salviette. Sono facili da installare, hanno una buona efficienza energetica e non provocano emissioni. Sono però poco efficaci in ambienti grandi e in Italia non beneficiano di alcun bonus fiscale per l’efficientamento energetico.
Riscaldamento elettrico a pavimento
Scegliendo di utilizzare l’energia elettrica come alternativa al riscaldamento a gas si può puntare anche sul riscaldamento elettrico a pavimento. Consiste nell’inserimento di una serpentina sotto al pavimento, cosa che richiede lavori piuttosto invasivi e costosi. Il calore si diffonde dal basso verso l’alto in maniera efficiente e senza rovinare gli arredi di casa o gli elettrodomestici. C’è però da considerare che i consumi sono elevati, più alti rispetto a pellet, metano e pompa di calore.
Impianto a biomasse
Si tratta di uno dei metodi di riscaldamento più antichi, che consiste nel bruciare biomasse, quindi legna. L’impianto prevede non solo una stufa che brucia legna, pellet, cippato o segatura, ma anche un sistema di distribuzione del calore in tutta la casa. Si può ricorrere ad una semplice canalizzazione ad aria oppure ad una distribuzione ad acqua, che può alimentare dei radiatori oppure un sistema di riscaldamento a pavimento. Con questo metodo di riscaldamento senza gas è possibile produrre anche acqua calda sanitaria. I limiti in questo caso sono dati dal costo di installazione iniziale abbastanza elevato, dal prezzo di legna e pellet e dai dubbi sulla sostenibilità ambientale di questo sistema. Gli interventi di manutenzione da programmare, inoltre, sono più complessi e frequenti rispetto a quelli di una caldaia a gas.
Tipologie di riscaldamento che non consumano gas: la pompa di calore
Tra le tipologie di riscaldamento che non consumano gas c’è anche la pompa di calore. Si tratta di un’alternativa che presenta vantaggi anche nel periodo estivo, dato che può funzionare anche come sistema di raffrescamento. Ce ne sono diversi tipi, ma tutte la tipologie funzionano assorbendo calore da fonti esterne e poi cedendolo all’ambiente. Ne esistono fondamentalmente tre tipologie:
- aria – acqua: la pompa di calore esterna all’edificio scalda l’acqua di casa sfruttando la differenza di temperatura tra l’aria interna e quella esterna alla casa. L’acqua così scaldata viene immessa nel sistema di distribuzione per scaldare o raffrescare l’ambiente;
- aria – aria: il funzionamento è il medesimo, ma nel circuito non c’è acqua ma aria, che viene distribuita in tutta la casa tramite canalizzazione. Questo tipo di impianto non è però in grado di produrre acqua calda sanitaria e bisognerà quindi abbinarvi uno scalda acqua;
- pompa di calore geotermica: sfrutta la temperatura del sottosuolo per riscaldare o raffrescare l’acqua che viene poi immessa nell’impianto di distribuzione della casa. Sono quindi necessarie delle sonde geotermiche che captino il calore del terreno e un pavimento radiante per distribuirlo nell’abitazione. L’efficienza di questo tipo di impianto è maggiore rispetto sia all’impianto di riscaldamento tradizionale sia rispetto alle altre tipologie di impianti a pompa di calore.
State pensando alle principali tipologie di riscaldamento che non consumano gas per la vostra casa? Noi di Creo Casa saremo felici di aiutarvi nella sua progettazione!