Vincenzo Foppa Affreschi cappella Portinari basilica di Sant’Eustorgio Milano
La cappella Portinari si trova all’interno della basilica di San Eustorgio a Milano e fu avviata nel 1462 e già conclusa nel 1468. Si tratta di uno degli esempi più completi e meglio conservati di Rinascimento lombardo dell’epoca di Francesco Sforza.
Vincenzo Foppa fu il responsabile dell’ideazione e della regia della decorazione pittorica, che ebbe luogo tra il 1464 e il 1468. Si tratta della prima importante commissione pubblica del pittore bresciano, considerato il padre del rinascimento lombardo in pittura.
L’interno della cupola è interamente affrescato a fasce policrome, a tinte digradanti dalla base verso la sommità, mentre la raggera dei costoloni è evidenziata da tinte più scure. Dei sedici oculi alla base, otto sono aperti alla luce solare, alternati ad altri otto che contengono Busti di santi, privi di attributi specifici. Al di sotto di questi il tamburo è percorso da una teoria di angeli policromi a rilievo, inseriti in un finto colonnato ad archetti. Nei pennacchi alla base, quattro tondi ospitano i Dottori della Chiesa, dipinti con un virtuosistico scorcio prospettico. Il tutto è stato interpretato come una rappresentazione allegorica del Paradiso[2].
Vincenzo Foppa
FOPPA, Vincenzo. – Figlio di Giovanni da Bagnolo, nacque a Brescia, città dove il padre svolgeva il mestiere di sarto, tra il 1427 e il 1430. Non si hanno notizie certe sul suo apprendistato artistico, intuibile solo dagli influssi riscontrabili nelle sue prime opere. Una notizia desunta dal Trattato dell’arte della pittura … di G.P. Lomazzo (lib. VI, cap. XXI) farebbe pensare a una primissima attività del F. a Milano, mentre è interessante sottolineare che i Bembo avevano aperto una scuola a Brescia tra il 1421 e il 1433.
La Cappella Portinari
La cappella Portinari (1462 – 1468) è ornata da un ciclo di affreschi di Vincenzo Foppa raffiguranti l’”Assunzione di Maria” (lunetta), l’”Annunciazione” (lunetta), “San Pietro Martire predica in piazza” e “San Pietro Martire debella con l’ostia il demonio” (lunettone), “San Pietro Martire opera il miracolo di Narni” (lunettone) e i “Dottori della Chiesa” (pennacchi). Riapparsi nel 1871 e restaurati nel 1915, questi affreschi sono una delle opere più significative del Foppa.