sottovuoto per consolidamento restauro Creocasamilano

Sottovuoto per consolidamento e restauro

pompa bistadio per realizzare sottovuoto per consolidamento

Sottovuoto consolidamento restauro

Sottovuoto per consolidamento e restauro , uno dei principi cardine nella fisica può essere utilizzato con tecniche facilmente replicabili in tutti quei lavori in cui si richiede un incremento di resistenza dei materiali  senza l’utilizzo delle ingombranti autoclavi.

Questo sottovuoto per consolidamento tecnologia  da poter utilizzare anche a piè d’opera ,consente l’incremento reale di resistenza dei diversi materiali da consolidare, a seconda degli elementi che bisogna trattare, dobbiamo adattarla con  diverse metodologie.

Ricerca sottovuoto per consolidamento materiali

Anni fa presso l’Istituto di Scienze dei Materiali di Firenze, abbiamo realizzato delle prove di sottovuoto per consolidamento su materiali in laterizio. In effetti impregnando del laterizio con il metodo del sottovuoto siamo riusciti ad ottenere dei notevoli incrementi di resistenza perchè l’impregnante riusciva a bagnare fino al nocciolo la struttura interessata, che una volta impregnata a seguito del indurimento del impregnante se sottoposto a schiacciamento non si comportava come un normale laterizio che subisce una frantumazione irregolare, ma quasi come un calcestruzzo, spezzandosi in modo piramidale

L’uso improprio di resine pure, puo provocare gravi danni nel consolidamento

 

Vigeva il principio che le resine erano da utilizzare pure perchè diluendole se ne diminuiva la loro resistenza, ma viaggiando contro corrente per buon senso una resina con un’alta resistenza tre quattro volte, se non addirittura 10/15 il materiale da trattare,a  cosa serve, se non poteva penetrare nel materiale trattato formava solo un crosta esterna che lavorando in modo difforme dal nucleo dava luogo al distacco della crosta esterna provocando notevoli danni al manufatto trattato per poi dire che le resine non erano adatte allo scopo .

L’uso di diluenti reattivi per avere una maggiore penetrazione

Noi gia allora utilizzavamo per le resine già allora dei diluenti reattivi in modo massiccio per aumentare la penetrazione nel materiale e per aumentare la penetrazione e farla arrivare al nocciolo della struttura interessata ottenendo di fatto un nuovo materiale composito con caratteristiche proprie , solo dopo la prima impregnazione in presenza di macro lesioni procedavamo al riempimento delle stesse ,sempre con l’utilizzo del sottovuoto con resine pure garentendo la continuità del manufato.

Nodo plastico risultato dalla ricerca del sottovuoto per consolidamento

A tale proposito sempre con l’università di Firenze presso l’istituto di scienze dei matriali collaboramo con un abile e geniale ricercatrice greca L’Architteto Abramidu/Maio sul consolidamento di un nodo in cemento armato ( trave- pilastro) lesionato per la simulazione di un terremoto senza giungere allo snervamento dell’armatura in acciaio, sottoposto ad un intervento di sottovuoto per consolidamento del calcestruzzo per ripristinare la continuità diede casualmente come risultato la creazione di un nodo plastico.

 

Come realizzare il sottovuoto per  consolidamento senza autoclave

Il metodo è quanto semplice, quanto banale : con telo in polietilene di opportuno spessore si avvolge l’oggetto da consolidare chiudendolo ermeticamente e aspirando l’aria con una pompa per il vuoto bistadio e successivamente immettendo all’interno delle resine opportunamente formulate per impregnare il manufatto che può essere una sedia, un mobile ,una trave, un pilastro, una statua, una barca e qualuque oggetto che si presti ad essere impregnato conferendogli nuova vita e resistenza.Basta tanto buonsenso ed attenzione per poter affrontare qualunque situazione.

 

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Scritto da Gaetano Grasso

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